Valentina ha lasciato l’Italia appena 20enne insieme al suo ragazzo per trasferirsi in Scozia. Qui ha iniziato a lavorare come cameriera e, pian piano, si è ambientata, trovando successivamente lavoro all’Hilton e iscrivendosi all’università scozzese. Adesso scrive un blog e gestisce una pagina Facebook per aiutare gli Italiani ad espatriare in Scozia.

Ho sempre fatto le cose in modo diverso dagli altri. Quando a 20 anni ho deciso di lasciare il mio bellissimo paesino in Toscana per la piovosa e fredda Glasgow tutti mi hanno criticata, pensando che sarei finita a lavare piatti. Ho avuto molte difficoltà all’inizio, sono riuscita a trovare casa e lavoro in meno di una settimana e piano piano mi sono resa conto che in Scozia ci sono molte opportunità per coloro che si danno da fare ed hanno voglia di mettersi in discussione.

Sono stata fortunata, perche l’Inglese lo sapevo molto bene già prima di partire, ma non avevo mai lavorato e fare la cameriera non é certo una passeggiata, ma piano piano ho migliorato ulteriormente la lingua e ho trovato un lavoro piu’ appagante, in un hotel Hilton.

Dopo 1 anno con il mio ragazzo (che é espatriato con me) abbiamo scoperto che l’università in Scozia é gratuita per gli studenti Europei, ne abbiamo approfittato e ci siamo iscritti. Per 3 anni abbiamo lavorato part-time e allo stesso tempo studiato e ora siamo laureati entrambi in economia e marketing.

Quello che ti offre la Scozia é difficile, a mio avviso, trovarlo in Italia. Per prima cosa l’università é gratis e in più molto interattiva, con professori che ti stanno vicino e ti aiutano se hai bisogno.

In Italia, il primo giorno di università a Firenze la professoressa ci disse: “Dei 300 che oggni sono in questa classe oggi solo 30 si laureeranno”. Il rettore della Strathclyde University a Glasgow il primo giorno ci disse: “L’università é un place for useful learning (un posto in cui si imparano cose utili) e in cui si creeranno amicizie e relazioni lavorative che dureranno per tutta la vostra vita”. Mi pare ci sia una bella differenza nell’approccio e nella mentalità dei due sistemi universitari.

L’università qui ha un approccio molto piu pratico, orientato al mondo del lavoro, infatti ci sono molti lavori di gruppo, articoli accademici e professionali da leggere, invece che libri datati di 50 anni fa. L’università, inoltre, incita gli studenti a fare lavoretti part-time (in negozi, bar, ristoranti, etc.) durante gli studi per aumentare le capacità di organizzazione, comunicazione e adattamento, e di fare stage che abbiano a che fare con gli studi durante il periodo estivo.

Per questo motivo nell’estate 2011 ho lavorato 2 mesi a Pechino in un’azienda che opera nel settore del marketing e questa estate ho fatto volontariato in India per un mese ed ora sto lavorando come social media coordinator per l’organizzazione di turismo-volontariato.

Vivere all’estero mi ha cambiata tantissimo, sotto molti aspetti. Ora so che con impegno e forza di volonta posso costruire il mio futuro come voglio, che posso migliorare e sfruttare le risorse che questo Paese mi dà, partendo dall’università e finendo ai corsi formativo-professionali al college.

La mia descrizione fa sembrare tutto semplice, però di difficoltà ce ne sono state e per questo io ed il mio ragazzo abbiamo deciso di aiutare ragazzi che vogliono trasferirsi per studiare o lavorare. Da due anni scriviamo un blog ed abbiamo una pagina Facebook in cui diamo informazioni utili e finora abbiamo aiutato almeno 15 persone a trasferirsi qui. Perché lo facciamo? Perche se avessimo avuto anche un piccolo aiuto 5 anni fa sarebbe stato molto più facile per noi e per questo speriamo di poter fare la differenza aiutando i nostri connazionali.

Ovviamente sono disponibile per qualsiasi domanda e info sul lavoro e lo studio in Scozia, potrete contattarmi alla pagina Facebook Vivere, studiare e lavorare in Scozia.